Results for 'lavoro, produzione, senso, conoscenza, soggettività'

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  1. Il ritorno del lavoro. La filosofia politica alla prova dei nuovi modi di produzione e riproduzione sociale: un panorama introduttivo.Tiziana Faitini & Francesci Raparelli - 2025 - Rivista Italiana di Filosofia Politica 7:123-147.
    L’articolo offre una rassegna introduttiva di alcuni degli sviluppi più recenti del rinnovato dibattito filosofico-politico in materia di lavoro, facendo riferimento alle ricerche di studiose e studiosi tra cui Dejours, Ferreras, Fraser, Honneth, Jaeggi, Renault, Battilana, Méda, Lordon, Virno e Negri. Si introdurranno brevemente le principali trasformazioni del lavoro avvenute negli ultimi decenni di globalizzazione neoliberista, con particolare attenzione alla moltiplicazione del lavoro e al ruolo crescente riconosciuto al lavoro riproduttivo, alle migrazioni e alla conoscenza. Verranno poi presentate alcune analisi (...)
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  2.  19
    Uno sguardo sulla questione della temporalità.Antonio Frank Jardilino Maciel - 2020 - Perspectivas 4 (2):23-51.
    Nel contesto scientifico la plasticità e l’epigenesi sono divenuti due dei concetti più pregnanti del nostro tempo. Il primo, dislocato dal suo ambito originario, cioè l’estetica, continua a rivelare il suo potenziale filosofico, scientifico ed epistemologico. Nel pensiero di Catherine Malabou, la plasticità ha subito una vera e propria metamorfosi concettuale – dalla plasticità della temporalità alla plasticità cerebrale –, riferendosi alla capacità di ricevere e dare una forma. Allo stesso tempo, la “bomba al plastico” è una sostanza che provoca (...)
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  3.  96
    Della “verità effettuale della cosa” e del riscontrare le cose. Riflessioni intorno al XV capitolo del Principe.Venanzio Raspa - 2006 - In F. Del Lucchese, L. Sartorello & S. Visentin (eds.), Machiavelli: immaginazione e contingenza. ETS. pp. 151-184.
    Il lavoro si interroga principalmente sul significato di «verità effettuale della cosa». Dopo aver esaminato la nozione di vero da un punto di vista semantico e gnoseologico – nel primo senso, è vero, secondo Machiavelli, il discorso che riscontra le cose, nel secondo, il discorso che si fonda sull’esperienza, intesa come esperienza sia diretta (vissuta e osservata) che mediata (letta e ascoltata) –, giunge a definire la «verità effettuale della cosa» come «il discorso storicamente e empiricamente verificabile negli effetti, o (...)
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  4.  22
    Verità e libertà come fundamenti del circolo fenomenologico.Renato Cristin - 2014 - Investigaciones Fenomenológicas 4:93.
    Il tema principale del saggio è un’interpretazione del metodo fenomenologico che, focalizzando la questione dell’identità, ne mette in evidenza il lato trascendentale ed egologico. L’obiettivo è il recupero dell’idea di filosofia come scienza rigorosa e il conseguente ritorno alla centralità del soggetto fenomenologico-trascendentale.Viene introdotto il concetto di circolo fenome-nologico, con il quale si intende indicare la ricorsività della riduzione e la necessità di restare in essa, per mantenere il livello fenomenologico dell’esperienza e della conoscenza. Si tratta di una circolarità virtuosa, (...)
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  5. Phenomenological Perspectives in Caring Pro-fessions Curriculum.David A. Hallowell - 2011 - ENCYCLOPAIDEIA 15 (31):19-29.
    La fenomenologia possiede un implicito potenziale pedagogico estremamente promettente e tuttavia ancora largamente inesplorato. Il presente articolo suggerisce che l’orientamento fenomenologico-esistenziale nella didattica e nell’educazione rappresenti una possibile soluzione per: 1) riportare tutti i differenti aspetti metodologici del processo formativo ad una unità tematica; 2) sviluppare negli studenti che si preparano ad esercitare una professione di cura l’attitudine a svolgere il loro servizio in modo autentico, sostenendo la motivazione, rendendo possibile il coinvolgimento emotivo senza il quale il gesto di cura (...)
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  6. La libertà incarnata. Il ruolo della persona nella presa di decisione.Jacopo Colelli - 2024 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 15 (3):196-206.
    _Riassunto_: Il dibattito contemporaneo sull’impatto causale degli stati mentali e delle decisioni consce sui fenomeni naturali e sociali fa largo uso di dati ricavati da test neurofisiologici e comportamentali, che esplorano il ruolo di processi cognitivi inconsci e interpretazioni post-hoc caratterizzate da intenzionalità dichiarativa. I dati neuroscientifici sono spesso utilizzati per sostenere una prospettiva fisicalista che privilegia il determinismo neurocognitivo rispetto alle discussioni sul libero arbitrio. Tuttavia, questa impostazione tende a ignorare, almeno parzialmente, il dibattito sui limiti epistemologici e tecnici (...)
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  7. Oggetto, soggetto e destinatario dell'insegnamento filosofico: una riflessione teoretica.Floriana Ferro - 2015 - Forum. Supplement to Acta Philosophica 1:379-390.
    Nel presente scritto, l’attività di insegnamento filosofico viene sottoposta ad interrogativi riguardanti gli elementi che la caratterizzano, ovvero ciò che viene insegnato, chi insegna e a chi si insegna. Nasce così una riflessione teoretica su tre concetti basilari, ovvero la filosofia, il soggetto e l’altro. Attraverso le suggestioni di grandi pensatori, in primis l’Heidegger di Essere e Tempo, ma anche Platone, Aristotele, Cartesio, Deleuze e Levinas, vengono proposte possibili definizioni dei concetti suddetti. La filosofia viene così considerata in senso statico, (...)
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  8.  11
    La psicoterapia cognitiva secondo il paradigma della fisica quantistica.Ettore De Monte (ed.) - 2022 - Roma: CISU.
    Al giorno d’oggi, non esiste ancora una psicologia quantistica univoca e riconosciuta da un punto di vista accademico. Alcune espressioni virtuose hanno poca voce e visibilità. L’ambito di studi è, infatti, nuovo ed è spesso visto con sospetto, come se si trattasse di una cosa poco seria o come se nascondesse trame oscurantiste e metafisiche, se non addirittura esoteriche e magiche. Per alcuni di questi autori, anzi, una simile psicologia non sarebbe scientifica ma solo commerciale. Sicuramente, simili impressioni sono riduttive (...)
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  9.  6
    Produzione del senso: forme del valore e dell'ideologia.Francesco Totaro - 1979 - Milano: Vita e pensiero.
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  10.  15
    Sulla Produzione del Senso.John Gibson - 2017 - In Guido Ferraro & Antonio Dante Maria Santangelo (eds.), Narrazione e Realtà: Il Senso degli Eventi. pp. 97-116.
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  11.  11
    Produzione del senso e linguaggio.Luigi Paolo Finizio - 1980 - Roma: Bulzoni.
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  12.  4
    Lavoro e conoscenza nell'arte.Giuseppe Prestipino - 1967 - Napoli,: Libreria scientifica editrice.
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  13. Soggettività trascendentale e categorie dell'intelletto nella teoria della conoscenza e nell'estetica di Kant.Silvestro Marcucci - 2003 - Studi Kantiani 16.
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  14.  18
    Lavoro e conoscenza nell'arte.Max Rieser - 1970 - Journal of Aesthetics and Art Criticism 28 (3):396-396.
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  15.  22
    Emil Lask. Soggettività e Ricettività.Roberto Redaelli - 2016 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 7 (2):212-224.
    Riassunto : Il presente articolo intende lumeggiare l’esito tanto fecondo quanto problematico a cui conduce l’originale opera laskiana di risemantizzazione del concetto di soggettività. Al centro di tale opera si staglia la progressiva elaborazione di ciò che il filosofo rubrica, al termine del suo Denkweg, sotto il titolo di soggetto ricettivo. Con tale concetto, a cui è intimamente legato quello di “dedizione”, Lask individua in una mera ricettività intuitiva il momento sorgivo e originario di ogni processo cognitivo; il solo (...)
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  16.  9
    Il tempo della contraddizione: storia, lavoro e soggettività in Marx e Heidegger.Gennaro Imbriano - 2019 - Modena: STEM Mucchi editore.
  17. SCHEDARIO-L'uomo, la macchina, l'automa. Lavoro e conoscenza tra futuro prossimo e passato remoto.C. Sini - 2010 - Rivista Internazionale di Filosofia Del Diritto 87 (1):145.
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  18.  17
    Una soggettività senza interiorità: Wittgenstein con Lacan.Dario Alparone - 2024 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 15 (1):51-60.
    _Riassunto_: Diversi studi hanno posto in risalto le affinità tra la filosofia critica di Wittgenstein e la psicoanalisi di Lacan. Questo lavoro passa in rassegna alcuni aspetti comuni ai due autori, delineando una prospettiva d’incontro teoretica e concettuale. Un punto d’incontro tra questi due pensatori comprende la fondamentale attenzione per il linguaggio e un atteggiamento critico verso la concettualizzazione classica della soggettività. Questo saggio tenta di sviluppare teoreticamente questi punti di contatto introducendo il concetto di soggettività senza interiorità, (...)
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  19. La soggettività dell'esperienza soggettiva: Un'analisi rappresentazionale Della prospettiva in prima persona.Thomas Metzinger - 2004 - Networks 3:1-32.
    Sommario. Prima che di definire un modello della coscienza e comprendere che cosa sia un fenomeno soggettivo, è necessario sviluppare una teoria della prospettiva in prima persona. Questa teoria deve essere concettualmente con- vincente, empiricamente plausibile e, soprattutto, aperta a nuovi sviluppi. Il quadro di riferimento concettuale deve essere coerente con il progresso scienti- fico. Le sue ipotesi fondamentali devono essere adattabili in modo da permette- re a nuovi risultati sperimentali di essere inseriti nel modello teorico. Questo ar- ticolo tenta (...)
     
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  20.  12
    Volontà, conoscenza e causalità nel Tractatus di Wittgenstein.Pasquale Frascolla - 2007 - Rivista di Estetica 34 (34):27-40.
    1 Qualche considerazione preliminare È opportuno cominciare citando per intero la sezione 5.1362 del Tractatus, attorno alla quale ruoterà gran parte di ciò che andrò sostenendo: Il libero arbitrio consiste nell’impossibilità di conoscere ora azioni future. Noi le potremmo conoscere solo se la causalità fosse una necessità interiore, come quella della conclusione logica. — La connessione di conoscere e conosciuto è quella della necessità logica. (“A sa che p" è priva di senso, se p è una taut...
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  21.  87
    Aristotele e il problema della soggettività.Marco Sgarbi - 2011 - Trans/Form/Ação 34 (3):105-115.
    Gli storici della filosofia solitamente attribuiscono ai pensatori moderni l'invenzioni di concetto "soggetto", "oggetto" e "soggettività" e li concepiscono in direttamente in contrasto con la filosofia scolastica e aristotelica. Questo articolo suggerisce la presenza di una proto-teoria della soggettività in Aristotele. La teoria aristotelica della soggettività è fondata principalmente su quattro dottrine. In primo luogo, si può riscontrare nell'epistemologia aristotelica la presenza di una "prospettiva" e di un "punto di vista". Il secondo aspetto significativo è il concetto (...)
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  22.  40
    Book review: Ceti medi senza futuro? Scritti, appunti sul lavoro e altro, written by Sergio Bologna Book review: Vita da freelance. I lavoratori della conoscenza e il loro futuro, written by Sergio Bologna and Dario Banfi Book review: Felici e sfruttati. Capitalismo digitale ed eclissi del lavoro, written by Carlo Formenti. [REVIEW]Marco Boffo - 2014 - Historical Materialism 22 (3-4):425-476.
    This paper reviews the recent writing of Sergio Bologna and Carlo Formenti. These authors are proposed as post-workerist dissenters with respect to Hardt and Negri’s conceptualisation of contemporary capitalism. Therefore, while the latter has risen to prominence within Anglo-American academia astheradical account of the political economy of the knowledge economy, the work of Bologna and Formenti is here presented as providing alternative accounts of contemporary capitalism and its dynamics. In doing so, this work challenges the Anglo-American reception of post-operaismo. However, (...)
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  23. Amicizia conoscenza di sé e misura [Friendship, Self-knowledge and Measure].Paul van Tongeren - 2001 - la Società Degli Individui 11.
    L'amicizia, secondo Nietzsche, richiede un tipo particolare di conoscenza di sé: quella che consente di nascondersi e che preserva dall'illusione che gli amici possano essere mai completamente trasparenti gli uni agli altri. Questo tipo di conoscenza di sé genera solitudine, che a sua volta suscita un desiderio di amicizia. Gli amici possono essere onesti tra di loro solo quando si consentono reciprocamente di nascondersi e ciò richiede un senso molto acuto della "misura e della medietà", come quello manifestato dal nobile.Friendship, (...)
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  24.  28
    Conoscenza e Scienza in Landolfo Caracciolo.Francesco Fiorentino - 2013 - Franciscan Studies 71:375-409.
    La vita e le opere di Landolfo Caracciolo O.F.M. sono state descritte in modo sistematico da Salerno.1 Rispetto a questa descrizione, che ha posto il bacellierato sentenziario di Caracciolo intorno al 1320, va assunta la ricostruzione di Schabel, che ha spiegato come Caracciolo abbia letto le Sententiae a Parigi dopo Pietro Aureolo e prima di Francesco d’Ascoli e Francesco di Meyronnes.2 Successivamente Landolfo avrebbe ricevuto la prima cattedra in teologia dello Studium fran-cescano di Napoli, inaugurandovi la tradizione scotista.3Landolfo fu ministro (...)
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  25. Conoscenza Storica E Coscienza Morale In Pietro Piovani.Fabrizio Lomonaco - 2013 - Educação E Filosofia 27 (53).
    Questo saggio discute i volume di libro di Pietro Piovani Conoscenza storica e coscienza morale. Non è una semplice raccolta di saggi , perché c’è un’unità profonda delle pagine data da un interno filo conduttore identificato con la meditazione sul problema della specificità del conoscere, sulle sue conseguenze, tra cui emerge, dunque, la lenta maturazione novecentesca di un senso nuovo della storicità. Nella crisi dei valori assiologici il filosofo napoletano dedica particolare attenzione all'oggetto dello scandalo, l'individualità e pone la questione (...)
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  26.  38
    Teoria della conoscenza e neuroscienze.Velàzquez Lourdes - 2015 - Epistemologia (2):195-200.
    La teoria della conoscenza può essere intesa in due modi diversi, a seconda di che cosa si intende per conoscenza. In un primo senso, per conoscenza si intende il processo mediante cui conosciamo. In un secondo senso la conoscenza è intesa come il risultato di tale processo, ossia come sinonimo di sapere. Questi due significati sono riflessi nei diversi termini con cui vengono denotati in altre lingue. Mentre una teoria della conoscenza intesa come sapere non ha relazioni significative con le (...)
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  27.  15
    Letteratura, arte e conoscenza nel romanticismo. una sintesi.Lorenzo Oropallo - 2012 - Epistemologia 2:329-323.
    Un'indagine dello stato dei saperi artistici e scientifici nell'etŕ moderna deve necessariamente partire dall'epistemologia del primo romanticismo tedesco. Il sistema filosofico di Kant, infatti, analizza l'ambito di applicazione del pensiero umano, rilevando che l'arte, in quanto oggetto che sfugge all'indagine razionale della natura, non fornisce alcun tipo di conoscenza. Partendo da tale premessa, e dal ruolo che quindi Kant assegna preliminarmente all'arte, relegandola nell'ambito dell'estetica che č intesa come branca filosofica autonoma distinta dall'indagine razionale della scienza, Fichte, Schelling e i (...)
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  28. Mente Incarnata e Conoscenza [Embodied Mind and Knowledge].Carlo Cellucci - 2005 - In Eugenio Canone (ed.), Per una storia del concetto di mente. Olschki.
    La mente non è sempre esistita ma è stata inventata: inventata nel senso che, a un certo punto, qualcuno ha introdotto il concetto di mente. Chi lo abbia introdotto per primo è una questione controversa. Per esempio, Putnam a f f er ma c he , a nc he s e «i n que s t os e c ol os i pa r l a c ome s e l a me nt e f os s e qua s (...)
     
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  29.  58
    La verità del grido. Per un’archeologia della soggettività.Martino Doni - 2013 - Nóema 4 (1):133-144.
    Obiettivo di questo intervento è indagare due soglie della soggettività: l’infanzia e l’animalità. Bambini e animali condividono il loro essere “assoggettati”: mentre l’adulto è soggetto tout court, il bambino lo deve ancora diventare e l’animale è trattato come polo opposto alla soggettività. Il punto di partenza è la domanda “che cosa è un bambino?”; apertamente socratica, questa domanda serve a incrinare i sedimenti di sapere depositatisi sul senso comune circa la “vera natura” del soggetto.
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  30. Tenere desti i sensi e il cuore. Dialogo sulla fenomenologia come metodo di lavoro.Roberta De Monticelli & Daniele Bruzzone - 2011 - ENCYCLOPAIDEIA 15 (31).
    Da un colloquio tra una fenomenologa di chiara fama e un pedagogista emergono iconnotati dell’atteggiamento fenomenologico, inteso come disposizione intellettuale e morale capace di fondare una “conoscenza personale” nel lavoro di cura. Questa attitudine della mente e del cuore può dar forma al “modo di essere” peculiare di chi, per professione e per vocazione, si prende quotidianamente cura delle persone e della loro esistenza.From this conversation between a well-known phenomenologist and a pedagogist thephenomenological attitude arises as both intellectual and existential (...)
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  31.  6
    Jacques Maritain nella tradizione del senso comune.Giovanni Covino - 2019 - Roma: Casa editrice Leonardo da Vinci.
    Il sense comune nella storia della filosofia -- Il contenuto del senso comune in Jacques Maritain -- Maritain vs le dottrine che rifiutano il senso comune -- Senso comune e filosofia -- Appendice I. Senso comune e fede nella Rivelazione -- Appendice II. Sulla conoscenza dell'essere. L'"esistenzialismo di" J. Maritain.
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  32. Aprire il tempo, abitare la possibilità: essenza del lavoro sociale.Elisabetta Musi - 2011 - ENCYCLOPAIDEIA 15 (31).
    È possibile perseguire intenzionalmente la speranza o si tratta di una postura interiore che sfugge alla volontà? E se scaturisce da una ricerca, può essere trasmessa, sollecitata?Declinata in una pratica da perseguire nella relazione di aiuto? È realistico considerare la capacità di schiudere nuove possibilità per abitare con senso la vita, una competenza professionale del lavoro di cura? Nell’intento di dare risposta a questi interrogativi la riflessione attraversa il pensiero di alcuni tra i maggiori filosofi del Novecento, secondo un orientamento (...)
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  33.  34
    Coscienza, consapevolezza, senso. Semiotica e neuroscienze.Marco Sanna - 2018 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 9 (2):178-191.
    Riassunto: Intento di questo lavoro è di mostrare il valore euristico di alcuni modelli semiotici nella ricerca scientifica e in particolare nelle neuroscienze. Alcune teorie di Greimas, o di Lotman, per esempio, possono offrire efficaci strumenti per l’inquadramento di problemi di difficile soluzione nell'ambito degli studi sulla mente, sulla coscienza, sull’origine della semiosi e dei linguaggi. In questo modo, certe scoperte delle neuroscienze sembrano trovare coerenza alla luce dello studio dei sistemi complessi e dei modelli di informazione integrata. Ne emerge (...)
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  34.  33
    Percezioni, ragionamenti e illusioni.Alessandra Jacomuzzi - 2015 - Rivista di Estetica 60:91-98.
    Il senso comune tende a credere all’esistenza delle illusioni ottiche e percettive ma difficilmente sostiene la tesi di un ragionamento illusorio. Nel campo della psicologia del ragionamento si parla piuttosto di errori di ragionamento, che l’esperienza può correggere e modificare. Per questo nel tempo si è consolidata la credenza che esista una netta distinzione tra le une e le altre. Le prime sarebbero più forti, le seconde più deboli e con possibilità di correzione. In questo lavoro intendo dimostrare, attraverso la (...)
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  35. Spinoza e Cristo: la liberazione come salvezza.Massimo Ricchiari - 2017 - Napoli NA, Italia: Università degli Studi di Napoli Federico II.
    Il lavoro di tesi analizza il problema cristologico nella filosofia di Spinoza alla luce delle riletture contemporanee sul tema, attraversando questioni di argomento etico, pedagogico e religioso. Viene condotto dall'autore un meticoloso lavoro di analisi relativo alle occorrenze testuali delle espressioni riferite a Cristo e ai Cristiani nell'intera produzione spinoziana. Sebbene il tema cristologico non sia affrontato quasi mai in modo esplicito dal filosofo olandese, il lavoro di tesi mostra quanto diffusi siano tali riferimenti e come possa essere interessante rileggere (...)
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  36.  24
    Il programma di radicale naturalizzazione della mente. Note su alcuni assunti concettuali.Aldo Stella - 2014 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 5 (3):250-266.
    La ricerca qui proposta si rivolge al programma di radicale naturalizzazione della mente e, in particolare, alla posizione del monismo materialistico che esso produce. L’articolo si propone di individuare gli assunti fondamentali sui quali tale programma poggia. Un primo assunto identificato e discusso criticamente all’interno del lavoro concerne una concezione corrispondentista della verità. Un secondo assunto fa riferimento ad una concezione secondo la quale lo studio della mente si riduce all’individuazione di relazioni causali e leggi che regolano processi meccanici, mentre (...)
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  37. Mappe concettuali vs ontologie. Un confronto sull'utilizzo di strumenti informatici per la didattica.Antonio Lieto & Francesco Vittorio Rebuffo - 2019 - In Cristiano Chesi (ed.), Atti dell'Associazione Italiana di Scienze Cogntitive. pp. 4-7.
    Questo lavoro propone un confronto tra diversi strumenti utilizzabili per modellare la conoscenza di dominio in ambito didattico: le mappa concettuali, Novak e Cañas (2006), (uno strumento tradizionalmente utilizzato nelle scuole) e le ontologie computazionali (dei sistemi formali di modellazione concettuale, attualmente molto usati nei sistemi di intelligenza artificiale per le loro capacità di “ragionamento automatico”, si veda Guarino, (1995)). Nello specifico, questo articolo presenta il risultato di un un doppio esperimento sul campo condotto presso il Liceo Scientifico “Guido Parodi” (...)
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  38. Commento al De visione Dei di Nicola Cusano.Andrea Fiamma - 2010 - Rivista di Ascetica E Mistica 1:35–82.
    Il lavoro consiste in una particolare rilettura del testo cusaniano, nella quale si cerca di evidenziare, tra le altre fonti, soprattutto la presenza di Meister Eckhart. La “discesa” nel fondo dell'anima è presentata come il culmine teoretico di quel cammino di visione a cui e-duca l'aegnima dell'icona. Per queste ragioni l'articolo punta sull'influsso della mistica speculativa in campo teoretico e di quella dottrina che M. Eckhart chiama “Generazione del Logos nell'anima”. Tale trattazione apre poi il senso dell'ampia sezione dedicata alla (...)
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  39. Cura e persona in bioetica.Antonio Di Somma - 2017 - Dissertation, Università Degli Studi di Napoli Federico Ii
    Il lavoro presentato costituisce una ricerca interdisciplinare interessata ad approfondire sia teoreticamente che praticamente il rapporto essenziale, fondativo e dinamico tra cura e persona, le sue profonde implicazioni e la sua rilevanza etico-pratica nel contesto della riflessione bioetica e medico-sanitaria attuale. Attraverso un'analisi multidisciplinarmente fondata sono state rilevate le basi teoretiche per affrontare alcune specifiche situazioni-limite fronteggiate oggi in bioetica clinica, per giungere infine alla messa in evidenza del ruolo e del senso della speranza nella dimensione e rete contemporanea di (...)
     
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  40. L'educazione spinoziana alla libertà tra saggezza e obbedienza.Massimo Ricchiari - 2011 - Roma: Foglio Spinoziano.
    Il lavoro concerne il delicato tema della libertà umana nella prospettiva spinoziana. L'obbedienza e la saggezza sembrano costituire le due possibilità per l'uomo dinanzi al raggiungimento della salvezza. Il filosofo olandese delinea nelle sue opere, e in particolare nel Trattato Teologico Politico, due percorsi in grado di condurre gli uomini verso la beatitudine. La dicotomia tra i due percorsi - il primo segnato da una conoscenza chiara e intuitiva del sommo bene, il secondo da un'azione morale ispirata alla carità - (...)
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  41.  22
    Lo schermo di scrittura.Bernard Stiegler - 2016 - Rivista di Estetica 63:121-129.
    L’articolo prende in considerazione il peso crescente che gli schermi dei nostri dispositivi di comunicazione di informazioni ed elaborazione di dati stanno acquisendo in quanto “schermi di scrittura”. Tali schermi costituiscono un pericolo per l’esperienza individuale e collettiva, in quanto ridisegnano profondamente i tempi e i ritmi delle attività umane, in primo luogo il lavoro, che diventa una forma di vita che non smette mai di accompagnare le nostre esistenze. Fedele all’idea derridiana di pharmakon, l’autore propone di interpretare dall’interno il (...)
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  42.  41
    Le ragioni del contingente: la saggezza pratica tra Aristotele e Tommaso d'Aquino.Maria Silvia Vaccarezza - 2012 - Napoli: Orthotes. Edited by Thomas.
    Questo lavoro è diviso in due parti: una monografica in cui viene indagata l’autentica posizione aristotelica in merito allo statuto della phronesis e della conoscenza morale, e l'altra in cui si offre una nuova traduzione del VI libro ...
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  43.  13
    Essere Natura: L'universo sinfonico e il delicato empirismo di Spinoza.Mattia Brambilla - 2021 - Nóema 12:106-129.
    Attraverso i dubbi che Tschirnhaus rivolge a Spinoza circa l’impercettibilità degli attributi e la distinzione dell'essenza dell'intelletto divino con l'essenza dell'intelletto umano, il presente saggio si propone di studiare il rapporto fra totalità e parte e il senso dell’immanenza nell’ontologia spinoziana, con particolare attenzione alla diade implicazione-esplicazione che ne permette il funzionamento. La comunanza formale propria dell’immanenza, la quale fonda l’implicazione e l’esplicazione, risulta il concetto chiave per comprendere a un tempo lo statuto sinfonico dell’universo modale, in cui ogni cosa (...)
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  44. Insegnare matematica al tempo della crisi: come i cambiamenti economici e sociali impongono un ripensamento della didattica // Teach mathematics in the time of crisis: how the economic and social changes require rethinking didactics.Alessandro Cordelli - 2013 - Conjectura: Filosofia E Educação 18 (3):79-88.
    In questo lavoro vengono sviluppate alcune considerazioni sulla funzione dell’istruzione nel presente contesto storico–culturale, in particolare riguardo alla matematica. Tra i molti aspetti che rendono l’epoca attuale diversa dalle precedenti ve ne sono due che più di altri invocano la necessità di un cambiamento nelle impostazioni didattiche. Il primo è una crisi che, per durata ed estensione, appare non più come dinamica di aggiustamento all’interno di un modello ma come irreversibile degenerazione del modello stesso. Il secondo riguarda la quantità di (...)
     
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  45.  36
    Solo lacrime di coccodrillo per la morte di Han Solo? Vere emozioni per oggetti di finzione.Oscar Salvatore Scarpello - 2017 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 8 (1):61-79.
    Riassunto: In questo lavoro mi propongo di mostrare che emozioni reali potrebbero essere causate da oggetti fittizi, offrendo una soluzione per il cosiddetto “paradosso della finzione” e incentrando la mia tesi su una critica alla soluzione finzionalista del problema del “make-believe” di Kendall Walton. A mio parere la validità della distinzione tra emozioni e “quasi-emozioni” deve essere respinta, ammettendo che un oggetto immaginario può suscitare reazioni emotive, anche se l’osservatore non è presente nella scena ed è anche consapevole della non-esistenza (...)
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  46.  35
    Coscienza senza intenzionalità. La discussione sul "marchio" del mentale.Alberto Voltolini - 2014 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 5 (2):155-168.
    In questo lavoro intendo mostrare che il cosiddetto programma intenzionalista, secondo il quale gli aspetti qualitativi del mentale vanno ricondotti alle sue caratteristiche intenzionali, non funziona. Infatti, contrariamente a quanto pensava Brentano, la proprietà che costituisce la parte principale di tali caratteristiche intenzionali, l’intenzionalità, non è il marchio del mentale, né in senso propriamente brentaniano, per cui l’intenzionalità è la condizione necessaria e sufficiente del mentale, né in un senso annacquato recentemente difeso da Tim Crane, per cui l’intenzionalità è solo (...)
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  47. Vite svuotate. Per una critica dell’impatto psicosociale del capitalismo contemporaneo.Marco Solinas - 2010 - Costruzioni Psicoanalitiche (20):71-81.
    The paper aims to single out and clarify some causal connections between theconcomitant growth of depressive phenomena, not only in the strict clinicalsense, and the establishment of the new capitalist model, which has taken place in Western countries from the early seventies until today. As well as onthe mechanism of labour market flexibility, the essay dwells in particular onthe paradoxical dynamics of the ethical and moral ideals of the newideological configuration. Finally, the paper will also use the category of hegemony (...)
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  48.  33
    Fenomenologia in "prima" e in "terza" persona: Searle e Dennett critici di Husserl.Federica Buongiorno - 2014 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 5 (3):267-288.
    In questo lavoro intendo confrontare le posizioni di Searle e Dennett nell’ambito della teoria della mente con la teoria husserliana della coscienza. Mostrerò come questi autori modifichino la nozione fenomenologica di intenzionalità, trasformandola in un modello di descrizione in “terza persona”. Tale cambiamento ha conseguenze problematiche riguardanti la distinzione fra un atto mentale e il suo contenuto e la conseguente critica alla teoria rappresentazionale della mente; l’argomento del teatro cartesiano, quello dell’omuncolo e lo smantellamento della nozione di soggettività; il (...)
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  49.  8
    La credenza progressiva: una proposta teorica.Giuseppe Di Salvatore - 2015 - Verona: Edizioni Fondazione Centro studi Campostrini.
    Questo saggio, risultato del lavoro seminariale svolto presso la Fondazione Centro Studi Campostrini, avanza una proposta teoricasulla base di un’ipotesi. L’ipotesi è che quando usiamo il vocabolariodella credenza diciamo qualcosa di specifico e irriducibile adaltre nozioni. Alla ricerca del nucleo di irriducibilità e specificitàdella credenza Giuseppe Di Salvatore scarta tutte quelle forme dicredenza che dipendono in maniera più o meno diretta da unaconsiderazione in termini di conoscenza o da un’implicazione dellaverità. Se alcuni tipi di giustificazione della credenza possono essereutili a (...)
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  50. Una dichiarazione universale?Elisa Grimi - 2020 - In Elisa Grimi & Luca Di Donato (eds.), Metafisica dei diritti umani. 1948-2018. Per il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Roma RM, Italia: Stamen. pp. 215-231.
    In questo lavoro analizzerò la concezione dei diritti umani a partire dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948). I diritti umani, seguendo l’approccio del buon senso, sono naturalmente un elemento sacro per ogni individuo e una premessa necessaria per un’etica che punta alla completa realizzazione del soggetto. Analizzerò il concetto di diritto umano, di universalità, in riferimento alle credenze del soggetto e al contesto in cui il soggetto agisce. In particolare, prenderò in considerazione la posizione di J. Maritain, che ha (...)
     
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