L'uomo moderno è ancora capace di esperienza o la distruzione dell'esperienza è da considerare un fatto ormai compiuto? Da questo interrogativo prende avvio la ricerca che dà il titolo al volume per proporre un ripensamento radicale del problema dell'esperienza, in cui il tema si allarga sino ad abbracciare motivi apparentemente lontani; la sotterranea solidarietà di razionalismo e irrazionalismo nella nostra cultura e lo scivolare della fantasia dalla sfera della conoscenza a quella dell'irrealtà; la scissione fra desiderio e bisogno e l'apparizione (...) del concetto di inconscio; il rifiuto delle ragioni dell'esperienza da parte dei movimenti giovanili e lo spostarsi dell'avventura dal quotidiano allo straordinario; la nascita dell'io e la rivendicazione dell'inesperibile nella poesia moderna. (shrink)

Résumé — Cet article se propose de fournir une contribution au débat interprétatif sur le principe de la limitation de l’acte par la puissance dans la démonstration de l’infinité de Dieu de la Summa theologiae de Thomas d’Aquin à travers une enquête à caractère historique qui expose quelques-unes des étapes capitales de l’histoire de cette preuve. Le désaccord qui divise les interprètes contemporains à propos du rôle joué par le principe susdit hérite, en réalité, d’une opposition séculaire parmi les commentateurs (...) de Thomas qui remonte à la discussion qui suivit l’intervention de Tommaso de Vio et de Francesco Silvestri. D’autre part, l’incontestable présence chez certains commentateurs classiques de Thomas, Jean de Saint-Thomas in primis, d’une position qui sépare la preuve de la Summa du principe de la limitation de l’acte par la puissance réceptive, loin d’exprimer une orthodoxie par rapport à la tradition la plus ancienne, constitue un renversement par rapport à la lecture de Cajetan et de Silvestre de Ferrare, qui s’était affirmée comme l’interprétation canonique du texte de Thomas.— Questo articolo si propone di fornire un contributo al dibattito interpretativo sul principio della limitazione dell’atto attraverso la potenza nella dimostrazione dell’infinità di Dio nella Summa theologiae di Tommaso d’Aquino attraverso un’indagine di carattere storico che espone alcune delle tappe capitali della storia di questa prova. Il disaccordo che divide gli interpreti contemporanei sul ruolo giocato dal principio suddetto eredita, in realtà, un’opposizione secolare fra i commentatori di Tommaso che risale alla discussione che seguî gli interventi di Tommaso de Vio e di Francescio Silvestri. D’altra parte, la presenza, incontestabile, in alcuni commentatori classici di Tommaso, primo fra tutti Giovanni di san Tommaso, di una posizione che separa la prova della Summa dal principio della limitazione dell’atto attraverso la potenza recettiva, lungi dal configurarsi nei termini di una posizione ortodossa rispetto alla tradizione più antica, costituisce un ribaltamento della lettura di Cajetano e di Silvestro da Ferrare, che si era affermata come l’interpretazione canonica del testo di Tommaso. (shrink)

O artigo enseja discutir os dilemas e as possibilidades da política na atual configuração societária. Partiremos da definição de sociedade do conhecimento como sociedade em rede apresentada pelo sociólogo Manuel Castells e, em seguida, exporemos os conceitos arendtianos de totalitarismo e ação, importantes para uma reflexão sobre a política nos dias atuais. Abordaremos as implicações da questão judaica na teoria política arendtiana, na qual sobressai uma perspectiva agônica do poder, isto é, o poder não como lugar das forças anônimas, sistêmicas, (...) reprodutoras do status quo, mas de fundação, resistência, civilidade e revelação dos homens como agentes. O pensamento de Hannah Arendt mostra-se fecundo para compreensão das vias de acesso às práticas que repõem, na sociedade do conhecimento, a política na sua significação original. (shrink)

27-28 Mayıs 2016 tarihinde Ankara Üniversitesi İlahiyat Fakültesi Tefsir Anabilim Dalı'nın organizasyonu ile yapılan XIII. Tefsir Akademisyenleri Koordinasyon Toplantısı ve Akademik Tefsir Çalışmaları Sempozyumu toplantısının tanıtım yazısı.

Hiçbir bilim dalında, yazar, felsefe ve mantıkta yapabildiği kadarıyla, güvenilir araştırma sonuçlarını böylesine fütursuzca hiçe sayamaz. Bu durum için, Bay Coffey’in Mantık Bilimi gibi böyle bir kitabın yayınlanmasına borçluyuz: ve yalnızca, günümüzün pek çok mantıkçısının eserinin tipik bir örneği olarak, bu kitap saygıyı hak ediyor. Yazarın mantık anlayışı Skolastik filozoflarınki gibidir, ve onların bütün hatalarını yapıyor – elbette Aristoteles’e alışılageldik gönderilerle.. Yazar, modern matematiksel mantıkçıların büyük eserini hiç dikkate almamış – mantık konusunda bir ilerleme kaydeden eser, ancak astrolojisiz astronomi ve (...) simyasız kimya yapan bir şeyle karşılaştırılabilir. (shrink)

La discussione generale sulla filosofia della scienza contemporanea è complicata dal numero e dall’eterogeneità delle scienze, mentre lo studio di temi specifici porta inevitabilmente a dissertazioni specialistiche che mancano nel dare ragione della trama di senso sottostante. Questo Piccolo trattato di epistemologia intende occupare uno spazio vuoto, proponendo alcuni temi chiave per la comprensione dei meccanismi alla base della conoscenza scientifica: i rapporti tra filosofia e scienze, siano esse naturali o umane; la complessa relazione tra fatti e valori; la distinzione (...) tra scoperta e giustificazione; la necessità di un discorso etico sulla ricerca, che chiami in causa categorie come fiducia, empatia, altruismo ed egoismo. Con un approccio chiaro e rigoroso, il volume intende rivolgersi a quell’ampia fascia di pubblico interessata alle tematiche centrali dell’epistemologia, della filosofia e delle scienze. (shrink)

Intanto, chi è Testadura? Nel 1964 Arthur C. Danto pubblica sul “Journal of Philosophy” un saggio destinato a diventare un punto di riferimento importante per l’estetica analitica del Novecento: The Artworld. Testadura è il personaggio – dal simpatico nome italiano – che incarna il punto di vista opposto a quello sostenuto da Danto. Il problema che incuriosisce il filosofo americano, spingendolo a elaborare una filosofia dell’arte per molti versi originale è, in realtà, una questione tipicame...

The article explores the closeness of the theme of the monstrous to the concept of the sublime, first of all linking them as moments that challenge our cognitive possibilities, starting from these two aspects: the feeling of fear and the rupture of the ordinary representative scheme of the subject. Among the many revivals and interpretations of the Third Critique and of Kant's sublime, two authors of the French twentieth century – Gilles Deleuze and Jean-François Lyotard – bring together the sublime (...) and the monstrous, radicalizing their epistemological scope, making them not only a cognitive possibility, but a necessary condition for the emergence of thought. (shrink)

This paper is a review essay of Ottavio Marzocca, Biopolitics for Beginners. Knowledge of Life and Government of People, Milan/Udine: Mimesis International, 2020. Pp. 457. ISBN: 9788869771781 (paperback). It focuses on Marzocca's investigations into biopolitics, a topic of which the author offers an original ecological reconfiguration. The proposed reflections, which address the recent pandemic crisis of COVID-19, are developed from the work of Foucault but are not limited to this thinker. In fact, they offer an articulate examination of the issue (...) by also taking into broad consideration the thought of authors such as Giorgio Agamben, Antonio Negri, Roberto Esposito, Jacques Donzelot, Robert Castel, Pierre Rosanvallon, Nikolas Rose, Melinda Cooper and Gregory Bateson. (shrink)

v. 1. Dal primo periodo padovano al periodo presalernitano.

Il presente saggio mette in evidenza come i Beiträge zur Charakterologie di Bahnsen abbiano rappresentato un primo filtro interpretativo per la ricezione in Nietzsche di alcuni importanti temi della filosofia di Schopenhauer. Il giovane Nietzsche condivide non solo la critica di Bahnsen al radicale dualismo posto da Schopenhauer tra volontà e intelletto, ma anche la tesi che le inclinazioni intellettuali derivino dalla peculiarità del carattere individuale. Le osservazioni di Bahnsen sulla dottrina del carattere di Schopenhauer rappresentano la chiave interpretativa con (...) cui Nietzsche spiega la sua adesione alla filosofia di Schopenhauer. Dal punto di vista di Nietzsche l’affinità con Schopenhauer è prova di un carattere incapace di soddisfare il suo bisogno metafisico attraverso il ricorso alla religione. Nietzsche concorda anche con Bahnsen sul fatto che l'eccessiva auto-riflessione inibisca l'azione e l'espressione autentica del carattere individuale e, di conseguenza, che la voce dell'istinto sia preferibile alla guida dell'intelletto. (shrink)

In Sartrean philosophy, the body is a central element in explaining the nature of intentionality, that is, the nature of how our consciousness apprehends reality. His corporeal phenomenology aims to refute the followers of the Cartesian tradition of the mind. At the same time, in the contemporary philosophy of mind and cognition, supporters of the enactivist tradition seek to elucidate the body's central role in the constitution of cognition. Likewise, their opponents are the adherents of cognitivism, who see the locus (...) of cognition in the brain as an informational processing device for symbolic (representational) content. In this article, we intend to develop a close relationship between the Sartrean conception of intentionality and that offered by sensorimotor enactivism. Both defend the centrality of the body in so-called "cognitive" or "mental" processes; both defend a kind of externalism about mental content; and both criticize the internalist and representationalist paradigm focused on internal processes only located in the brain. These similarities allow us to trace a relationship of continuity between Sartrean phenomenology and the embodied traditions of the mind. (shrink)

Riassunto: Neuroeconomia e neuroetica sono settori delle neuroscienze cognitive che studiano i correlati neurali di aspetti distinti, sebbene strettamente interconnessi, del processo decisionale. Mentre la neuroeconomia studia i meccanismi cerebrali che guidano verso la massimizzazione dell’utilità economica personale, la neuroetica integra tali conoscenze con quelle fornite dalle neuroscienze sociali per affrontare domande tipiche dell'etica e della filosofia morale. Gli studi oggi disponibili in questo ambito vengono qui discussi al fine di mettere a confronto l’ipotesi secondo cui le scelte economiche individuali (...) e socio-morali sono supportate da un unico circuito cerebrale con differenti input specifici per dominio rispetto a quella che prevede basi cerebrali specifiche per la scelta in ambito socio-morale. In linea con il primo dei due modelli, i dati presenti in letteratura sembrano confermare l’esistenza di un singolo sistema cerebrale associato ai diversi tipi di scelta, indipendentemente dal contesto decisionale individuale vs. socio-morale. Parole chiave: Decision-making; Neuroeconomia; Neuroetica; Extended Common Currency Schema; Social Valutation Specific Schema From Neuroeconomy to Neuroethics: Towards a Neuroscience of Individual and Socio-Moral Decisions: Neuroeconomics and neuroethics are subfields of cognitive neuroscience that address the neural correlates of distinct, although strongly intertwined, facets of decision-making. While neuroeconomics investigates the neural mechanisms underlying the maximization of personal economic utility, neuroethics integrates such knowledge with that provided by social neurosciences, in order to address typical questions in ethics and moral philosophy. We review the available research to contrast the hypothesis that both individual economic and socio-moral choices rely on a common brain network receiving domain-specific inputs and the claim that a specific brain network underpins choices in a socio-moral context. In line with the former model, currently available evidence supports the existence of a single brain network associated with both choice types, regardless of the economic individual vs. socio-moral decisional context. Keywords : Decision-making; Neuroeconomics; Neuroethics; Extended Common Currency Schema; Social Valutation Specific Schema. (shrink)

Resumen: La psicología como saber constituido recibe una importante problematización a partir del texto ¿Qué es la psicología? del filósofo francés Georges Canguilhem (1904-1995). Su crítica se refuerza cuando consideramos el concepto de vida explorado por el autor, es decir, como algo precario y errante. Así, se revela un impasse epistémico de la psicología: la fragilidad en aprehender lo viviente como creador de normas, dada su precariedad esencial. La psicología, al ignorar la comprensión de la vida en estos términos sugeridos (...) por Canguilhem, convierte al psicólogo en un instrumento al servicio de la patologización de las formas singulares de la existencia. Abstract: Psychology as a field of knowledge receives an important problematization from the text What is Psychology? by the French philosopher Georges Canguilhem (1904-1995). His criticism is strengthened when we consider the concept of life explored by the author, that is, as something precarious and errant. Thus, an epistemic impasse in psychology is revealed: the fragility of apprehending the living as a creator of norms, given its essential precariousness. Psychology, by ignoring the understanding of life in these terms suggested by Canguilhem, turns the psychologist into an instrument at the service of the pathologization of the singular forms of existence. (shrink)

Este artigo traz uma reflexão sobre a influência que a Biologia evolutiva exerceu sobre Sigmund Freud no tocante à teoria das pulsões e à noção de patologia que a acompanha. Também, notadamente quanto às suas tendências regressivas, conforme apresentado em Além do princípio do prazer, publicação pródiga de referenciais evolucionários, especialmente da compreensão filogenética da espécie humana, ou seja, da teoria da recapitulação de Ernst Haeckel, articulada aos fenômenos clínicos e culturais. Amparados em Georges Canguilhem, observamos que a mesma Biologia (...) cumpre função normativa na qualificação das manifestações humanas. Assim, mostraremos que o recurso a ela serviu de apoio para Freud estabelecer uma concepção psicanalítica de sujeito igualmente normativa, a saber, dotado de um psiquismo regressivo e patológico em sua natureza, cuja tendência biológica o faz repetir comportamentos do passado. Se trata de uma opção teórica em detrimento da ruptura e da variação como norteadora de sua história, assim como da história da espécie humana. (shrink)

Più studiosi hanno ritenuto che Il principe sia un’opera priva di unità composta da più tronconi redatti in momenti diversi. Altri a tutt’oggi sostengono che il suo significato resta segreto, sfuggente ed enigmatico. Questo commento al testo di Machiavelli mostra invece come Il principe sia animato da una logica che dà vita a un discorso coerente e lo compone in unità. Ne svela altresì il segreto mostrando che quel discorso approda a delineare un nuovo tipo umano non identificabile con alcuna (...) figura definita, tantomeno, come comunemente inteso, con quella di Cesare Borgia. Infine, questo commento mostra che Machiavelli subordina la realizzazione di tale tipo a un rinnovamento del modo di pensare degli esseri umani fondato sulla distinzione tra “vedere” e “sentire”, la quale allude a una teoria della conoscenza discosta dal razionalismo, dall’empirismo e dal visionarismo. Rinnovamento che costituisce la condizione di una politica volta al fine, oggi più che mai attuale, di scongiurare la scomparsa del mondo umano. (shrink)

Factoring in the paradoxical relationship between faith and empiricism in Protestant epistemology, this essay attributes Othello’s disaster to his inability to take the leap of faith a Protestant sensibility demands. Protestantism inherits from Luther a rigid compartmentalization of the knowable and the mysterious. Othello, innately inclined and further conditioned to think in terms of “tangible evidence,” cannot imagine alternative possibilities. His handling of Cassio’s brawl shows how Othello requires that facts speak for themselves, and how he has no access to (...) the “imaginative effort” necessary for charity. Additionally, Iago’s manipulation renders imagination intolerable for Othello, and reinforces his tendency to literalism, doctrinal purity, and a need for certainty. (shrink)

Fenomenologia della percezione (1ª ed. 1941, 2ª ed. 1961) è, a mio parere, un libro fondamentale, che ci può orientare in modo decisivo davanti alla dialettica idealismo - realismo (60). Infatti, il principio di immanenza, da Cartesio a Gadamer, si basa su una sbagliata e gratuita descrizione del punto di partenza della conoscenza. In questa concezione, la conoscenza partirebbe da una materia informe, o un polverone di elementi che deve essere organizzato in qualche modo dal soggetto. L’esperienza ci dà la (...) molteplicità, e l’unità non può venire che dal soggetto. Ora, qual’è l’esperienza sulla quale si basa questa asseverazione? Nessuna, ovviamente, ed p. Fabro si incarica di provarlo fino alla stanchezza nelle 400 pagine che compongono la sua colossale opera. Il punto di partenza dell’idealismo non è per niente fuori discussione, e per convincersi basta prendere tra le mani questo libro. (shrink)

İlk dönem İslâm fırkalarından biri olan İbâziyye, Türkiye’de İslâm mezhepleri tarihi başta olmak üzere kelâm, hadis, tefsir, fıkıh gibi bilim dalları kapsamında incelenmiş ve önemli akademik araştırmalara konu olmuştur. Cumhuriyet döneminde İbâziyye fırkasına dair yapılan akademik araştırmalar bilhassa yirmi birinci yüzyılda hızlı bir artış göstermiştir. Bu çalışmada İslâm mezhepleri tarihi alanı başta olmak üzere İslâmî ilimlerde İbâzîlik üzerine yazılan kitap, lisansüstü tez, makale ve bildirilerin bir bibliyografyası hazırlanmış ve Cumhuriyet döneminde İbâziyye araştırmalarının tarihi seyri incelenmiştir. İslâm mezhepleri tarihi bilim dalında (...) İbâzîlik üzerine yapılan çalışmalarda iki temel yaklaşımın benimsendiği görülmüştür. Birinci yaklaşıma göre, Sünnî bakış açısıyla geleneksel mezhepler tarihi kaynakları esas alınarak, İbâziyye Hâricîlerin devamı olarak kabul edilmiştir. Bununla birlikte İbâzîlerin bu konudaki itirazları göz ardı edilmiştir. İkinci yaklaşıma göre ise, Sünnî kaynakların yanında İbâzî kaynaklar da esas alınarak fırka anlaşılmaya çalışılmıştır. Burada müellifler İbâziyye’yi kendi kaynakları üzerinden tanımlayarak, Hâriciyye’den bağımsız bir mezhep olarak değerlendirmişlerdir. İbâziyye’nin Hâricî düşünce yapısından farklılaşan yaklaşımları nedeniyle onlardan ayrılarak, günümüze kadar ulaşmayı başardığını vurgulamışlardır. Mezheplere ilişkin yapılan araştırmalarda objektif veriler ortaya koymak için kaynakların karşılaştırmalı olarak ele alınması gerekmektedir. Aksi hâlde yapılan çalışmalar, doğru verileri yansıtmak yerine sonuçları bilimsellikten uzak, tek taraflı bakış açısının ürünü olarak kalmaktadır. Bu sebeple fırkalar incelenirken, kendi kaynaklarındaki tanımlamalarına da yer verilmelidir. Ancak İbâziyye fırkasına ilişkin kaynakların birçoğunun günümüze kadar ulaşmamış olması yahut siyasî, itikadî, fıkhî görüşlerinin yeterince tanınmamış olması gibi nedenler; İbâziyye’nin gerçekte olandan farklı bir zeminde, yanlış bilgiler üzerinden tanınmasına sebebiyet vermiştir. Bunun yanı sıra mezheplerin, teşekkül sürecinin ardından sistematik hâle gelmesine kadar ki dönemde dinamik yapıda olmaları da göz ardı edilmemesi gereken bir diğer husustur. Bu bağlamda araştırmacılar İbâziyye mezhebinin ortaya çıkışından sistematikleşmesine değin oluşturduğu kendine has görüşleri açıklığa kavuştururken, birincil kaynaklar üzerinden mukayeseli okumalar yaparak, bütüncül olarak analiz etmeleri gerekmektedir. Çalışmamızda Cumhuriyetin ilk yıllarından günümüze kadar İbâzîlik üzerine yapılan araştırmaların bir bibliyografyasını sunduk ve yukarıda belirtilen yaklaşım biçimlerini analiz ettik. Bu kapsamda İslâmî ilimler literatüründe İbâziyye fırkasına ilişkin veriler sunan araştırmacıların konuya dair yaklaşımlarını literatür taraması sonucunda tespit ederek kronolojik olarak sıraladık. Araştırmamız neticesinde, İbâzîlerin kendi kaynaklarını temel alan özgün akademik çalışmaların uzun süre sınırlı kaldığı ve sayıca az olduğu ancak son yıllarda bu alandaki araştırmaların belirgin bir artış gösterdiği sonucuna ulaştık. Bu araştırmaların ivme kazanmasına yönelik çözüm önerilerinde bulunarak İbâziyye ile ilgili çalışmaların daha ileri bir noktaya taşınmasının gerekliliğini ortaya koyduk. (shrink)

Il «nuovo» pensiero non è più cronologicamente nuovo ad oltre ottant’anni dalla sua nascita e, tuttavia, forse oggi manifesta un carattere di novità e di urgenza maggiore di allora, come si suol dire una «rinascita» che giustifica l’interrogativo sul suo «futuro». La particolare situazione in cui ci troviamo a pensare e soprattutto a vivere, le nuove domande che le mutate condizioni storico-culturali pongono alla filosofia, possono trovare un modello di risposta se ci si volge indietro a quella particolare stagione della (...) filosofia tedesca che abbraccia i primi tre decenni del Novecento e che fu tragicamente strozzata e azzittita dal nazionalsocialismo. Non si tratta di affermare un ysteron-proteron, sarebbe troppo semplicistico, decisamente acritico e storicamente e filosoficamente inaccettabile. Accade però, nella storia, che dei fermenti non riescano a produrre frutti perché la temperie del tempo non lo permette oppure perché «inattuali», non pienamente adeguati al tempo, e rimangono quindi latenti finché non si verificano le condizioni ottimali per il loro sviluppo, divenendo in tal modo «adeguati » al tempo. È appunto quanto si è verificato con tutti gli autori che si ritrovano accomunati da un «dialogisches Prinzip», se vogliamo riprendere l’espressione di Martin Buber e che si è concretizzato nelle varie figure rappresentative e nei vari pensatori a cui lo stesso Rosenzweig farà riferimento nel suo breve excursus storico, come, neues Denken, Begegnungsphilosophie, Beziehungsphilosophie, Sprachdenken. (shrink)

Se è un difetto della ragione essere incapaci di adottare certi mezzi, allo stesso modo è un difetto della ragione essere incapaci di adottare certi fini, dicono i kantiani. Secondo Blackburn questa tesi non-strumentalista deve la sua apparente validità ad una fallacia modale. Dal condizionale «Se si adotta il fine X, è necessario adottare il mezzo Y», si deriva il conseguente «Si deve adottare il mezzo Y», ci si interroga sulla natura del modale che occorre nel conseguente, poi si ricostruisce (...) l’antecedente come «E’ necessario adottare il fine X» e infine si ricostruisce il condizionale come «Se è necessario adottare il fine X, è necessario adottare il mezzo Y». Il non-strumentalista è così portato a credere che la stessa normatività che è contenuta nel principio strumentalista deve essere derivata dalla normatività dei fini (p. 242). (shrink)

Il progetto comune dei pragmatisti (Calcaterra 2024) raccoglie una selezione di saggi del periodo di produzione di Rosa Calcaterra che va dal 2003 al 2016, rivisti o integrati in vista di questa nuova edizione. Il volume offre uno sguardo d’insieme del percorso teoretico di Calcaterra, focalizzandosi sugli autori pragmatisti che più hanno segnato il suo pensiero, segnatamente C.S. Peirce, W. James, J. Dewey, G.H. Mead, C.I. Lewis, H. Putnam e R. Rorty. Come hanno notato Michela Bella, Giovann...

Tato studie je recenzní statí ke knize Andrew MCGETTIGAN, The Great University Gamble: Money, Markets and the Future of Higher Education. London: Pluto Press, 2013. Klíčovým motivem studie je využití McGettiganovy analýzy technických aspektů reformy univerzitního systému započaté v Anglii na konci první dekády jednadvacátého století pro výklad vzestupu specifického režimu vzdělávání vyjádřeného v jazyce a logice „trhu a peněz". Vzestup tohoto režimu je interpretován s ohledem na procesy odpojování univerzitního prostředí od dosavadního vzdělávacího rámce spojeného s veřejnými zájmy. Studium (...) způsobů, jakými procházejí peníze zaváděným systémem vzdělávání, odkrývá novou podobu konfrontace klasických ideálů univerzitní výchovy s realitou masového vzdělávání. (shrink)

An attention shift from a stationary to a changing object has to occur in feature space, in order to bind these stimuli into a unitary percept. This time-consuming shift leads to the perception of a changing stimulus further ahead along its trajectory. This attentional framework is able to accommodate the flash-lag effect in its multiple empirical manifestations.