Results for ' soggetto plurale, responsabilità collettiva, fenomenologia dell'azione congiunta'

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    Sono una di voi. Il soggetto delle azioni transgenerazionali.Valeria Martino - 2022 - Rivista di Estetica 80:152-164.
    Within the broader scope of joint actions, there is a particular kind, i.e. transgenerational actions, the realization of which requires a long time span and, consequently, a complex and peculiar subject. This paper starts from the detailed definition of transgenerational actions, such as complex, long-term, and asymmetrical actions and aims at outlining a theory of their subject. Such a theory, without embracing the principles of holism, is able to give account of subjects’ specificities. In particular, this is possible if we (...)
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  2.  32
    Osservazioni per una fenomenologia delle "we-intention": conoscenza pubblica e azione collettiva.Roberto Miraglia - 2008 - Rivista di Estetica 39:171-187.
    1. Premessa Nel filone di studi che prende il nome di “ontologia sociale” l’espressione “intenzionalità collettiva”, o “we-intention”, si riferisce agli stati soggettivi indicati dall’uso (appropriato) della prima persona plurale – ad esempio “noi vogliamo x”, “noi facciamo y”, “noi crediamo z” ecc. Come è noto, tutta la ricostruzione teorica che John Searle, il punto di riferimento di questa letteratura, propone della realtà socio-politica si basa su tre nozioni principali, di cui una è prop...
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  3. Fenomenologia trascendentale e cognizione incarnata. La relazione tra soggetto, corpo e mondo nel quadro di un’ontologia naturale riformata.Edoardo Fugali - 2024 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 15 (3):166-181.
    _Riassunto_: Questo contributo offre un confronto tra la scienza cognitiva enattivista e la fenomenologia classica, rivolgendo in particolare la sua attenzione su figure chiave come Husserl, Heidegger e Merleau-Ponty. Due questioni saranno al centro dell’indagine la relazione tra soggetto/corpo/mondo e il ruolo mediatore dell’azione all’interno di una concezione dinamica della cognizione. Quanto al primo punto, la prospettiva trascendentale che emerge dalla soggettività incarnata enfatizza la continuità tra azione, percezione e funzioni cognitive superiori, ponendo in questione la dicotomia mente-corpo (...)
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  4.  52
    Dilemma della prima persona e fenomenologia dell’azione: quanto è minimale l’autocoscienza?Mariaflavia Cascelli - 2016 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 7 (1):61-74.
    Riassunto : Negli ultimi anni sempre maggiore attenzione viene data alla possibilità che una forma minima, pre-riflessiva di auto-coscienza preceda l’auto-coscienza introspettiva. Diversi sono stati i tentativi fatti per sostenere che questa forma “sottile” di auto-coscienza sia un prerequisito necessario della coscienza. Dopo una breve considerazione dei problemi semantici ed epistemologici relativi all’uso del pronome di prima persona, questo articolo si concentrerà sulla letteratura che analizza le eccezioni al principio di immunità dall’errore per misidentificazione dalla prospettiva della fenomenologia dell’agentività. (...)
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  5.  21
    Two interpretations of Gilbert’s plural-subj.Giulia Lasagni - 2022 - Rivista di Estetica 80:115-129.
    The notion of collective action is one of the most discussed topics in contemporary social ontology, which offers different explanations of how two or more individuals can act together in the pursuit of a common goal. Many believe that collective intentionality is at the basis of actions of this kind, whereas others deny that collective actions have a distinctive nature or involve different faculties than those required by individual actions. The article aims to outline the most influential approaches to collective (...)
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  6.  39
    Riassunto: La fenomenologia dell’esperienza corporea al di Ià del soggetto e dell’oggetto.Esteban A. García - 2007 - Chiasmi International 9:411-411.
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  7.  8
    Fenomenologia, etnometodologia: percorsi della teoria dell'azione.Luigi Muzzetto - 1997 - Milano: FrancoAngeli.
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  8. Dalla filosofia dell’azione alla filosofia della mente – Riflessioni in onore di Sandro Nannini.Christoph Lumer & Giacomo Romano (eds.) - 2018 - Roma; Messina (Italy): corisco.
    “Dalla filosofia dell’azione alla filosofia della mente” è stato il percorso di alcuni filosofi di nazionalità varia degli anni 1980 – come Paul Churchland negli Stati Uniti o Ansgar Beckermann in Germania – che prima si sono interessati agli aspetti più teorici nella filosofia dell’azione, come il modo di funzionamento delle azioni e la loro spiegazione scientifica, e che poi, con l’arrivo e la diffusione dei personal computers e delle scienze cognitive, hanno ampliato e approfondito questo interesse di ricerca e (...)
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  9.  6
    Libertà e natura: fenomenologia e ontologia dell'azione.Andrea Zhok - 2017 - Milano: Mimesis.
  10.  32
    Per una teoria politica dell’impresa cooperativa.Stefano Zan - 2014 - Scienza and Politica. Per Una Storia Delle Dottrine 26 (50).
    Il saggio propone una traccia di ricerca per l’elaborazione di una teoria politica della cooperazione, ovvero per la considerazione del fenomeno cooperativo come caratterizzato da una peculiare modalità di azione collettiva, non ricompresa nella celebre distinzione hirschmaniana tra Exit, Voice e Loyalty. Chi partecipa all’impresa cooperativa non crede nelle possibilità di successo sia dell’opzione voice che di quella exit, ma pratica una forma diversa di azione che si basa sulla fiducia in se stessi e nei soci che hanno interessi comuni. (...)
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  11.  19
    Azione, prassi, storia.Giovanni Fava - 2022 - Nóema 13:12-30.
    Il presente articolo esplora il significato del concetto di “istituzione”, prestando particolare attenzione all’esposizione che Merleau-Ponty ne dà nelle pagine del corso tenuto al Collège de France nel 1954-1955, _L’institution, la passivité_. Il saggio mira a mostrare come, attraverso tale nozione, sia possibile pensare una concezione dell’agire, della prassi e quindi della storia che connette il lato attivo e passivo del fare. Il contributo prende le mosse da un’analisi delle critiche che Merleau-Ponty rivolge a Sartre nel corso de _Le avventure (...)
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  12. Tempo e soggetto: il problema del tempo vissuto nella fenomenologia.Franco Volpi - 1999 - Nuova Civiltà Delle Macchine 17 (3):7-18.
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  13. La democrazia nell’era di Internet. Per una politica dell’intelligenza collettiva.Luca Corchia - 2011 - le Lettere.
    Le discussioni sulle tecnologie digitali e Internet e sulle loro applicazioni nel campo della politica sono l’inevitabile portato di un mutamento di più ampia rilevanza che coinvolge ogni aspetto economico, sociale e culturale della contemporaneità. È in corso una “rivoluzione tecnologica” di cui ancora non siamo pienamente consapevoli, che scombina assetti ritenuti stabili e sposta l’orizzonte del possibile. Il ceto politico in parte la condiziona e in parte la subisce. Nell’uno e nell’altro caso, possiamo rilevare che non è in grado (...)
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  14. Alcune ambiguità nella nozione di responsabilità [So­me Equivocations of the Notion of Responsability].Alfred Schütz - 2007 - la Società Degli Individui 30:79-86.
    Il problema della «nozione di responsabilità» che Alfred Schütz affronta in So­me Equivocations of the Notion of Responsability emerge sullo sfondo di una dimensione fenomenologica dell’azione morale. L’autore propone di di­stinguere internamente a questa nozione il punto di vista soggettivo e quello oggettivo, mettendo in luce come principi, norme, leggi e doveri morali assu­mano significato differente se riferiti alla coscienza individuale, in cui ven­gono autodeterminati ed elaborati, o se invece imposti dall’esterno. Giudicare ‘da se stessi’ la propria azione risulta (...)
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  15.  18
    L’etica del cambiamento climatico alla prova dell’inefficacia causale individuale: Discutendo la libertà collettiva di emissione di gas serra rispetto all’obiettivo di 1.5°C.Fausto Corvino & Alberto Pirni - 2022 - Rivista di Estetica 80 (2):165-186.
    In this article we address the so-called argument of «individual causal inefficacy» (ICI), according to which CO2-emission-generating actions are morally neutral with regards to climate change, in so far as, taken in their singularity, they are neither sufficient nor necessary to cause climate change. In the first part, we address the main substantive objection to ICI: if a single emission, analysed in isolation, does not cause any disutility, it is impossible to explain why climate change (which is the result of (...)
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  16.  25
    Etica ed estetica dell’abitare. Paesaggio globale e territori urbani.Raffaele Milani - 2015 - Scienza and Politica. Per Una Storia Delle Dottrine 27 (53).
    La città, risultato della storia, della cultura e della civiltà, si presenta a noi, a un primo impatto, come un’esaltazione dell’edificare in un gioco delle forme e dei volumi, o come una glorificazione dell’architettura; in un secondo momento viene percepita anche come un segno delle comunità e dell’appartenenza di cui le forme sono il riflesso. Si profila, a ben ragionare sul suo significato, dall’antichità alla modernità, un composito fare umano, il disegno straordinario dell’azione collettiva e dei singoli, l’effetto di un’arte (...)
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  17.  28
    Fenomenologia, psicologia ed embodiment. Osservazioni a proposito di Filosofia come scienza rigorosa di Edmund Husserl.Graziella Morselli - 2013 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 4 (2):234-245.
    Il soggetto empirico indagato dagli psicologi trattiene forti legami con il soggetto puro indagato dai fenomenologi. Ne deriva il paradosso di una differenza che è insieme identità. L’analisi fenomenologica allora potrebbe assumere presupposti naturalistici, esito che Husserl ha decisamente escluso, affermando invece la necessità dell’epoché, della ricerca eidetica e il primato della coscienza intenzionale. Le ricerche che vertono sulla coscienza vedono oggi consumarsi un contrasto tra i sostenitori dell’embodiment, secondo cui le neuroscienze sono in grado di spiegare a (...)
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  18. Kriegel on the Phenomenology of Action.Joshua Shepherd - 2016 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 7 (2):264-272.
    : I focus on Uriah Kriegel’s account of conative phenomenology. I agree with Kriegel’s argument that some conative phenomenology is primitive in that some conative phenomenal properties cannot be reduced to another kind of property. I disagree, however, with Kriegel’s specific characterization of the properties in question. Kriegel argues that the experience of deciding-and-then-trying is the core of conative phenomenology. I argue, however, that the experiences of trying and acting better occupy this place. Further, I suggest that the attitudinal component (...)
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  19. Cornelio Fabro, La Fenomenologia della Percezione, Edivi, Segni, 2006, pp. 465. [REVIEW]Andres Ayala - 2009 - Filosofia Oggi 125 (1):77.
    Fenomenologia della percezione (1ª ed. 1941, 2ª ed. 1961) è, a mio parere, un libro fondamentale, che ci può orientare in modo decisivo davanti alla dialettica idealismo - realismo (60). Infatti, il principio di immanenza, da Cartesio a Gadamer, si basa su una sbagliata e gratuita descrizione del punto di partenza della conoscenza. In questa concezione, la conoscenza partirebbe da una materia informe, o un polverone di elementi che deve essere organizzato in qualche modo dal soggetto. L’esperienza ci (...)
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  20.  30
    Filosofia dell'identità in Georges Bataille.Paola Russo - 2012 - Giornale di Metafisica 2.
    In questo lavoro viene esaminata l’attualità della filosofia di Georges Bataille, con particolare riferimento al problema dell’identità. La difficoltà di concepire un soggetto nell’opera di Bataille è dovuta alla oggettivazione, che rende gli uomini delle cose o li riduce ad animali. L’identità umana è dunque non costruita. In quanto oggetti, i personaggi dei romanzi di Bataille si usano a vicenda. Non esiste un rapporto tra soggetto e oggetto: la struttura aristotelica dell’animale politico ne risulta fortemente compromessa. In questa (...)
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  21. Una fenomenologia all’ascolto. Epochè, intenzionalità e costituzione del sonoro.Elia Gonnella - 2020 - Dialegesthai. Rivista Telematica di Filosofia 21.
    L'articolo analizza i fondamenti delle indagini percettive nell'impostazione fenomenologica. In particolare l'ambito uditivo si struttura in modalità, ricezioni ed analisi che, attraverso la critica di vari autori (Husserl, Heidegger, Dufrenne, Ihde, Schaeffer), si mostrano articolate in due direzioni (soggetto-oggetto e oggetto-soggetto). L'analisi delle componenti costitutive porta a riconoscere come ricorrente tra autori differenti quell'impostazione del problema la quale asserisce che, se da un lato non può prescindere dall'attività percettiva, come attività propria del soggetto, dall'altro questa stessa cerca (...)
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  22.  18
    Il valore dell'altro. Intersoggettività, amore ed etica in Edmund Husserl.Giulia Cabra - 2023 - Milano: Mimesis.
    Il volume considera la figura teoretica del valore dell’altro nel pensiero di Edmund Husserl, ponendo in connessione le analisi del filosofo sull’intersoggettività e sull’etica. Da qui le questioni fondamentali che guidano il percorso: è possibile impiegare le analisi fenomenologiche husserliane della relazione nel campo dell’assiologia e dell’etica? Può così essere fondato il valore dell’altro soggetto e della dimensione intersoggettiva e, dunque, un dovere nei loro confronti? Le analisi etiche presentano una particolare concezione dell’altro soggetto e della relazione come (...)
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  23.  14
    Plato and the "deliberate desire".Barbara Botter - 2021 - Philósophos - Revista de Filosofia 26 (1).
    Tradizionalmente esiste uno spartiaque fra la dottrina dell’azione attribuita a Socrate e quella attribuita a Platone ed esso è stato stabilito per la prima volta da Aristotele, a detta del quale Socrate ha difeso una dottrina intellettualista dell’agire umano, mentre Platone a partire dalla Repubblica distingue la parte razionale dell’anima da quella irrazionale, alla quale appartengono forze passionali che influenzano l’azione. Attraverso una rivisitazione della dottrina etica nel Protagora, difenderemo l’idea che l’intellettualismo pervade interamente la teoria dell’azione di Platone; ma (...)
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  24.  39
    Do only computers scale? On the cognitive and social aspects of scalability.Giuseppe Lugano - 2010 - ENCYCLOPAIDEIA 14 (28):89-110.
    La scalabilità è una proprietà desiderabile di sistemi informatici associata a metriche di performance. Più precisamente, un sistema è definito scalabile quando riesce a gestire, senza calo di prestazioni, un numero crescente di elementi, processi, quantità di lavoro e/o quando può essere espanso a piacimento. Progettare un sistema scalabile garantisce un’ottimizzazione dei costi e delle prestazioni, e della produttività di un’azienda. Questi scopi sono stati perseguiti, dagli anni Ottanta, attraverso numerosi studi sulla scalabilità, che sono stati sviluppati in un ambito (...)
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  25.  37
    Making enactivism even more pragmatic: The Jamesian legacy in Shaun Gallagher’s enactivist approach to cognition.Guido Baggio - 2021 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 12 (1):16-30.
    : The article outlines some similarities between the perspectives adopted by Shaun Gallagher and William James. In particular, assuming that the issue of representation in cognitive systems provides a valuable starting point and testing ground for verifying James’ possible contribution to enactivism, we argue that there is a considerable degree of similarity between Gallagher’s and James’ non-representational models of direct perception. Furthermore, we propose that by combining James’s theory of time and spatial perception with Gallagher’s Husserlian-inspired theory of retentional-protentional structure, (...)
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  26.  17
    Postdemocrazia o de-democratizzazione? Alcune riflessioni tra storia e politica sul dibattito contemporaneo.Elia Zaru - 2024 - Scienza and Politica. Per Una Storia Delle Dottrine 35 (69):201-216.
    Il saggio ricostruisce e analizza alcuni snodi del dibattito contemporaneo sulla crisi della democrazia, alla luce delle idee di «postdemocrazia» e «de-democratizzazione» e del legame tra crisi della democrazia e neoliberalismo rispetto al rapporto tra politica, democrazia, uguaglianza e azione collettiva. Il primo paragrafo è dedicato al lemma «postdemocrazia» e ne rintraccia le radici storico-teoriche nella «semantica del post». Il secondo paragrafo mostra il modo in cui in ottica neoliberale la crisi della democrazia non rappresenti un problema (come inteso dalla (...)
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  27.  37
    Responsibility Between Neuroscience and Criminal Law. The Control Component of Criminal Liability.Sofia Bonicalzi & Patrick Haggard - 2019 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 10 (2):103-119.
    : The paper discusses the contribution that the neuroscience of action can offer to the legal understanding of action control and responsibility in the case of adult individuals. In particular, we address the issues that follow. What are the cognitive capacities that agents must display in order to be held liable to punishment in criminal law? Is the legal model of liability to punishment compatible with a scientifically informed understanding of voluntary behaviour? To what extent should the law take into (...)
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  28.  24
    Verità e libertà come fundamenti del circolo fenomenologico.Renato Cristin - 2014 - Investigaciones Fenomenológicas 4:93.
    Il tema principale del saggio è un’interpretazione del metodo fenomenologico che, focalizzando la questione dell’identità, ne mette in evidenza il lato trascendentale ed egologico. L’obiettivo è il recupero dell’idea di filosofia come scienza rigorosa e il conseguente ritorno alla centralità del soggetto fenomenologico-trascendentale.Viene introdotto il concetto di circolo fenome-nologico, con il quale si intende indicare la ricorsività della riduzione e la necessità di restare in essa, per mantenere il livello fenomenologico dell’esperienza e della conoscenza. Si tratta di una circolarità (...)
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  29.  48
    G.E.M. Anscombe: guida alla lettura di Intention.Elisa Grimi - 2018 - Roma RM, Italia: Carocci.
    L’opera più importante per la filosofia dell’azione dopo l’Etica di Aristotele: così Donald Davidson ha definito il libro di Gertrude Elizabeth Margaret Anscombe, Intention, che Elisa Grimi ci presenta oggi attraverso questa preziosa guida alla lettura, il primo testo di questo genere in lingua italiana. dalla Prefazione di Cyrille Michon. Che cosa sia un’intenzione, quale sia il ruolo che essa svolge all'interno di un’azione, se vi si possa trovare traccia della vera intenzione del soggetto guardando l’azione che compie: questi (...)
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  30.  49
    La Magie Émotionnelle: Aperçu d’une phénoménologie des émotions chez Merleau-Ponty.Irene Pinto Pardelha - 2011 - Chiasmi International 13:429-439.
    Emotional MagicSketch of a phenomenology of emotions in Merleau-PontyHaving more phenomenological and anthropological contours than ontological, this article tries to draw the guidelines of a phenomenology of emotions based on Merleau-Ponty’s Phenomenology of Perception. In a perspective sometimes very close to Sartre, we wish to stress, in the emotional experience, the conditions of facticity and transcendence in Merleau-Ponty’s thought. If the subject lets itself be seduced by the affective category of the environment, it is only the subject as a phenomenal (...)
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  31.  83
    Situating Attention and Habit in the Landscape of Affordances.Elisa Magrì - 2019 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 10 (2):120-136.
    : This paper aims to situate the roles of attention and habit in contemporary approaches to embodied cognition with particular regard to the conceptualisation of affordances. While Chemero has argued that affordances have a relational character that rules out dispositions, Rietveld and Kiverstein have suggested that engaging with affordances amounts to exercising skills. By critically reconsidering the distinction between dispositions and abilities proposed by Chemero, as well as the standard theory of habit that underpins accounts of skilful coping, I propose (...)
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  32. La prospettiva relazionale di Pierre Bourdieu (1). Nozioni introduttive.Luca Corchia - 2006 - The Lab's Quarterly 7 (3):1-12.
    Pierre Bourdieu si è misurato a lungo con la definizione del “quadro concettuale” della “teoria della società”, a partire dalla riflessione sul rapporto non chiarito fra la “teoria dell’azione” e la “teoria strutturalista”, ossia dalla questione preliminare di come le due principali strategie concettuali attraverso cui si sono orientate le scienze sociali si possano integrare in un “modello unitario”. La “prospettiva relazionale” indaga la genesi, lo sviluppo e la crisi tanto delle strutture sociali quanto delle rappresentazioni, dei comportamenti e dei (...)
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  33.  33
    Merleau-Ponty et l’art.Charles Bobant - 2019 - Chiasmi International 21:337-354.
    Dans ce travail, nous tentons de démontrer que l’interrogation merleau-pontienne sur l’art s’ordonne selon trois mouvements spéculatifs distincts et successifs. Dans les années quarante, l’élaboration d’une phénoménologie de la perception conduit Merleau-Ponty à aborder l’art à partir de l’oeuvre d’art et du sujet percevant qui la reçoit, c’est-à-dire du spectateur. Au début des années cinquante, cette phénoménologie de l’oeuvre d’art et de la perception esthétique fait place à une philosophie de l’expression. Le point de départ du questionnement artistique change : (...)
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  34.  20
    Fenomenologia dell’istituzionale”. Does “to Institutionalize” something mean, in fact, to document it?Petar Bojanić - 2012 - Rivista di Estetica 50:37-52.
    Referring to Ferraris’ “Fenomenologia dell’istituzionale (Phenomenology of the Institutional)” is very appropriate to insist on some difficulties with the notion of “institution”. My intent is twofold: on the one hand, I would like to claim, against Ferraris and with Searle, that a theory (or phenomenology) of the institution is always the most important task in the construction of social ontology. Along the way, I would like to point to the importance of violence (and power) and violent strategies in the (...)
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  35.  42
    Un Selbst qui est Un Autre.Claire Dodeman - 2015 - Chiasmi International 17:257-274.
    L’admiration de Paul Ricoeur pour Merleau-Ponty est connue, lui qui entendait donner à la Phénoménologie de la perception sa « contrepartie pratique » avec le premier tome de la Philosophie de la volonté, Le Volontaire et l’involontaire. Il faut d’emblée s’étonner que celui-ci n’ait pas reconnu la teneur pratique de la philosophie de son aîné, dont les diverses analyses au Collège de France, et en particulier l’intérêt marqué de Merleau-Ponty pour la pensée marxiste comme philosophie de l’homme charnel, et le (...)
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  36.  31
    Le Sens et le Sensible.Michaël Foessel - 2015 - Chiasmi International 17:275-290.
    Avec le Volontaire et l’involontaire, « j’envisageais, non sans naïveté, de donner une contrepartie, dans l’ordre pratique, à la Phénoménologie de la perception ». Une confrontation entre la pensée de Maurice Merleau-Ponty et celle de Paul Ricoeur ne peut faire l’économie de cette caractérisation par le second de son entrée dans le travail philosophique. Cette remarque présente toutefois l’avantage de fixer les termes d’une relation marquée par la proximité méthodologique et la distance thématique. La première semble à première vue l’emporter (...)
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  37.  15
    Quanto è inemendabile l’esperienza? Realismo, senso comune e scienza della mente.Edoardo Fugali - 2015 - Rivista di Estetica 60:81-90.
    In questo contributo tento di usare la nozione di inemendabilità percettiva proposta da Ferraris per opporla al riduzionismo dominante negli approcci mainstream in filosofia della mente e scienza cognitiva. In particolare il mio scopo consiste nell’impugnare l’idea che l’esperienza non sia altro che il prodotto dell’attività del cervello e che la psicologia del senso comune sia una teoria fuori moda da rimpiazzare con le acquisizioni delle neuroscienze. La rivalutazione della fenomenologia di Husserl e Merleau-Ponty nell’ambito dell’approccio sensorimotorio avallato dai (...)
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  38.  8
    Il soggetto plurale: regolazione sociale e mediazione simbolica.Alessio Lo Giudice - 2006 - Milano: Giuffrè.
  39.  12
    Fenomenologia dell'individuo assoluto.Julius Evola - 1974 - Roma: Edizioni mediterranee.
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  40. Fenomenologia delle poetiche.Elio Franzini - 2005 - Studi di Estetica 32:103-125.
     
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  41. Fenomenologia dell'obbligo e del dono.Augusto Guzzo - 1963 - Filosofia 14 (3):465.
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  42.  20
    Distorsioni temporali e coscienza dell'azione intenzionale.Selene Mezzalira - 2018 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 9 (1):14-32.
    Riassunto: Le “distorsioni” temporali paiono riguardare l’agentività umana in tutte le proprie manifestazioni. Da una prospettiva strutturale, l’azione si manifesta come un intreccio di processi che fondamentalmente comprende la formulazione di un’intenzione, l’esecuzione di un movimento e infine il processamento di un feedback che include gli effetti dell’azione. Lo studio dell’agentività umana ha incontrato molti ostacoli dovuti principalmente alla complessità dei processi mentali che accompagnano azioni specifiche. E tuttavia studi recenti hanno gettato luce sui processi mentali sottostanti l’azione. In questo (...)
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  43. Teoria dell’azione: concetti elementari pratici.M. Riedel - 1977 - Verifiche: Rivista Trimestrale di Scienze Umane 6 (3):473-512.
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  44. Filosofia dell’azione.A. Russo - 2006 - In Virgilio Melchiorre, Paul Gilbert, Michele Lenoci, Antonio Pieretti, Massimo Marassi, Francesco Botturi, Francesco Viola, Elena Bartolini, Sergio Cremaschi, Sergio Givone, Carmelo Vigna, Alfredo Cadorna, Giuseppe Forzani, Mario Piantelli, Alberto Ventura, Mario Gennari, Guido Cimino, Mauro Fornaro, Paolo Volonté, Enrico Berti, Alessandro Ghisalberti, Gregorio Piaia, Claudio Ciancio, Marco Maria Olivetti, Roberto Maiocchi, Maria Vittoria Cerutti & Sergio Galvan, Enciclopedia Filosofica. Milan: Bompiani. pp. 11004--11005.
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  45.  2
    Fenomenologia dell'esperienza.Stefano Zecchi - 1972 - Firenze,: La nuova Italia.
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  46.  11
    Fenomenologia dell'intersoggettività: empatia, socialità, cultura.Vincenzo Costa - 2010 - Roma: Carocci.
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  47.  24
    Una fenomenologia dell’esperienza.Elio Franzini - 2020 - Eikasia Revista de Filosofía 96:119-133.
    Gran parte de la elaboración filosófica de Giovanni Piana tiene como objetivo construir una filosofía de la experiencia; ésta proviene de una reinterpretación crítica de la tradición empiris-ta. La experiencia es para Piana por un lado la percepción como capacidad que nos coloca en presencia de objetos y justo en los modos y las formas en los cuales aquélla se diferencia y por el otro, son experiencia todos aquellos “modos” que nos ponen en presencia de los obje-tos. Por lo tanto, (...)
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  48. Fenomenologia dell’intersoggettività. Empatia, socialità, cultura. [REVIEW]Luca Ghirotto - 2011 - ENCYCLOPAIDEIA 15 (29).
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  49.  21
    Lineamenti di una fenomenologia dell’attenzione. Da Husserl a Waldenfels.Antonio Di Chiro - 2023 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 14 (3):192-205.
    _Riassunto_: In questo articolo cercheremo di delineare le caratteristiche di una fenomenologia dell’attenzione incentrata sui concetti di interesse e selezione. Partiremo dall’analisi del concetto di attenzione in Husserl per poi concentrarci sulle riflessioni di William James, Alfred Schutz ed Erving Goffman che riconoscono un ruolo fondamentale dell’attenzione nei processi con cui gli attori sociali inquadrano e definiscono la realtà e, infine, analizzeremo la proposta teorica di Bernhard Waldenfels che propone un’etica dell’attenzione che è sia un’etica dell’apertura e del riconoscimento (...)
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  50.  8
    Fenomenologia dell'estremo: Heidegger, Rilke, Cézanne.Tommaso Ariemma - 2005 - Milano: Mimesis.
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