«non Ergo Est Ex Alio Genere Descendentem Demonstrare». The Proibition Of «descensus», Subalternation And The Relationn Between Sciences
Abstract
Nel saggio è discusso il problema del descensus, cioè il trasferimento del genere al termine medio in una dimostrazione, la cui proibizione in ambito analitico ha influito fortemente sull'articolazione delle relazione tra le scienze e sulla loro subalternazione, quali sono possibili cogliere nei commenti ai Posteriora della seconda metà del XIII sec. Il punto di partenza dell'indagine è il commento di Roberto Grosseteste. Il punto di maggior rilievo del commento del Linconiense sembra essere relativo alle brevi considerazioni sulla relazione tra la geometria e la medicina, intesa come rapporto tra la conoscenza-perché e la conoscenza-che. Anche Tommaso d'Aquino nei commenti ai Posteriora presenta una peculiare interpretazione della subalternazione delle scienze altrimenti non seguita dagli altri commentatori duecenteschi, mentre un tratto comune a tutta la tradizione esegetica del testo aristotelico è relativo al concetto di conditio superaddita come un carattere distintivo della scienza subalternata. Un testo molto vicino alle soluzioni del Lincolniense è l'anonimo commento contenuto in Firenze, BNC, conv. soppr. J.III.6, ff. 23ra-35va. I testi relativi alla questione della subordinazione delle scienze sono editi in appendice e sono: Gerardo di Nogent ; Giacomo di Douai Super Posteriora , Rodolfo Brito sulla base del testo edito da Pietro B. Rossi L'oggetto della conoscenza scientifica secondo Rodolfo il Bretone in «Rivista di storia della filosofia» 50 p. 162, liber I q. 58, 62; Guglielmo Arnaldi Glosae totius libri Posteriorum, Barcelona, ACA, Ripoll 109, liber I, f. 238ra, lin. 9-31, f. 238vb, lin. 4-29