Il problema dell'identità tra una cosa e la sua essenza. Note sull'esegesi medievale di «Metafisica» Zeta 6
Abstract
Per trovare un'utilizzazione del problema posto in Z6 da Aristotele l'A. considera i testi di autori medievali relativi ai problemi dell'identità tra una realtà accidentale e la propria essenza. Anzitutto è ricostruito il testo aristotelico, poi sono sviluppate considerazioni sui modelli dell'interpretazione del tema nei secoli XIII e XIV. L'A. intende mostrare come le letture che in epoca moderna sono date del problema posto da Aristotele già si trovano in autori medievali e come tali soluzioni siano deducibili da un testo aperto a diverse soluzioni interpretative. Infine, l'A. si interroga sulla rilevanza della problematica nella messa a punto del problema dello statuto ontologico degli accidenti. I testi esaminati sono cinque expositiones alla Metafisica, di Alberto, Tommaso d'Aquino, Antonio d'Andrea, Alessandro d'Alessandria e Paolo Veneto, oltre che questiones di Agostino Trionfo d'Ancona, Galfredo di Aspal, Pietro d'Alvernia e testi anonimi: Anonymus domus Petri, Anonymus Zimmermanni