Richard Brinkley'contra dialecticae haereticos': une conception métaphysico-logique de l'universel
Abstract
Il De universalibus di Riccardo Brinkley è la seconda delle sette parti che costituiscono la Summa logicae. L'A., prima di fornire l'edizione del testo , conduce un'analisi dottrinale e comparativa. Perciò ne illustra struttura e contenuto, esplicitando il concetto di universale metafisico, la critica della concezione puramente semantica dell'universale, la natura dell'intentio universale, l'universale logico, la sua divisione. Brinkley esprime la sua contrarietà rispetto al concetto dell'universale logico come intentio in anima. La sezione successiva riguarda invece i cinque predicabili di Porfirio, il genere, la specie, la differenza, il proprio e l'accidente. L'ultima parte del saggio è incentrata su alcune osservazioni comparative tra Brinkley e alcuni suoi contemporanei, come Guglielmo d'Ockham , Walter Burley , Giovanni Wyclif . L'A. conclude proponendo di considerare il De universalibus di Brinkley un testimone precoce dell'opposizione tardo medievale tra antiqui e moderni. In Brinkley l'universale metafisico ha il primato rispetto all'universale logico. Il Tractatus de universalibus è edito sulla base dei mss.: P = Praha, Narodní Knihovna, 396 8 , ff. 53rb-58va e L = Leipzig, UB, 1360, ff. 29vb-36va. Si fa riferimento, con la sigla GW all'edizione del primo capitolo del De universalibus