Noesis 35:237-249 (
2020)
Copy
BIBTEX
Abstract
Simone Weil non ha grande considerazione del diritto e non v’è dubbio che questa considerazione sia contraccambiata dai giuristi. In effetti, la Weil ha una concezione troppo severa verso istituzioni che sono fondamentali per il funzionamento della democrazia –i partiti politici– ed ha una visione del diritto che è troppo schiacciata sulla forza per destare l’attenzione dei giuristi. Ciò nonostante, leggere la Weil da una prospettiva giuridica non è affatto privo di interesse: i suoi scritti hanno anticipato molte vicende del costituzionalismo del secondo dopoguerra come, ad esempio, il tramonto della legge generale ed astratta e la crescita di importanza dei giudici; essi, inoltre, offrono degli utili spunti di riflessione –sia critici che costruttivi– su temi che oggi sono all’ordine del giorno in ambito filosofico-giuridico, come l’uso retorico dei diritti e l’attenzione agli obblighi di giustizia sociale.