Abstract
Questo breve scritto si propone di ripercorrere sinteticamente alcuni nodi fondamentali del dibattito filosofico tra Bernard Williams e Martha Nussbaum sul significato e sul valore etico della rappresentazione tragica non tanto all’interno del mondo greco quanto per la contemporaneità. Si cercherà di mostrare lo scarto tra le diverse concezioni dei due autori a partire dalle differenti interpretazioni che essi forniscono dell’Agamennone di Eschilo, e dei diversi giudizi che essi formulano nei confronti del protagonista e della sua vicenda. Gli obiettivi delle argomentazioni che seguono sono principalmente due: innanzitutto evidenziare come in alcune delle critiche mosse dalla filosofa americana al collega britannico siano rinvenibili spunti fondamentali per quella che si ritiene una più completa comprensione della tragedia come caso limite del conflitto tra soggetto etico e mondo; in secondo luogo, attraverso una riproposizione del conflitto di valori in termini di conflitto di ruoli, produrre una giustificazione del giudizio di Nussbaum su Agamennone compatibile con l’approccio di Williams.