Onnipotenza divina e futuri contingenti nel XIV secolo
Abstract
L'A. analizza un tema fondamentale nella «querelle» sui futuri contingenti del sec. XIV, cioè il concetto di potentia absoluta di Dio. Il tema fu interpretato secondo due opposte visioni: l'interpetazione «operativa» intendeva la potentia absoluta come un potere straordinario ed «eccezionale», mentre l'interpretazione «logica», sostenuta ad esempio da Bradwardine, riteneva la potentia absoluta una mera descrizione di possibilità teoriche. L'analisi di questo problema è condotta in base alle teorie di Giovanni Buckingham e di Giovanni di Mirecourt, con riferimenti alla posizione di Bradwardine, Duns Scoto, Guglielmo di Ockham e Adam Wodeham