Abstract
La conoscenza che abbiamo del testo del Libellus ad Leonem X, noto anche come De Officio Pontificis ad Leonem X, redatto dai camaldolesi veneziani Tommaso Giustiniani e Vincenzo Querini , ruota intorno al codice che “extabat MS in Bibliotheca Monasterii S. Mariae Carcerum, nunc in Bibliotheca S. Michaelis Muriani”1 identificabile con il manoscritto Muraniano 1071, oggi conservato presso la Biblioteca del Monastero di Camaldoli.2 Si tratta del codice che è stato utilizzato, secondo quanto dichiarato dallo stesso Mittarelli,3 dai camaldolesi Giovanni Benedetto Mittarelli e Anselmo Costadoni 4 per la loro edizione negli Annales Camaldulenses.5 Vi è una notazione ..