Nóema 6 (1) (
2015)
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Abstract
Già alle origini del pensiero occidentale la questione della materia del soggetto è tema problematico e controverso: Platone e Aristotele ne tracciarono i confini essenziali. Democrito, Epicuro e gli Stoici ne segnarono una specie di controcanto. Con la scienza moderna da un lato e lo storicismo hegelo-marxista dall’altro si aggiunsero al tema nuovi orizzonti e nuovi confini, nuove maniere di considerare il soggetto e di teorizzare la materia. Oggi sembra necessaria una reimpostazione inedita dell’intera questione relativa alla materia della soggettività: essa non può prescindere dalla pratica concreta dei discorsi precategoriali e dalla materialità dei supporti e delle connessioni socioeconomiche e tecnologiche grazie a cui tali discorsi si manifestano e si rendono possibili. Una nuova postura «materialistica» sembra allora delinearsi e con essa una nuova visione della soggettività