Johanneische Ur-Intelligibilität in der Lebensphänomenologie Michel Henrys: Eine radikal phänomenologische Rezeption des Johannesprologs

Gregorianum 90 (2):274-296 (2009)
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Abstract

Come l'individuo, radicalmente e fenomenologicamente, nasce nella sua Prima Ipseità della vita assoluta, Henry trova nel prologo di S. Giovanni tre condizioni trascendentali di una tale intelligibilità primordiale: Il processo vitale del 'Padre', autogenerandosi 'in inizio', riconosce in se una 'Parola' di questa autorivelazione assoluta, la quale, nella sua materialità fenomenologica, è al contempo la 'Incarnazione' intradivina del 'Figlio'. Questo costituisce una 'Cristologia primordiale', che rende riconoscibili i discorsi di prima persona di Cristo come auto-manifestazioni di una tale 'mutua interiorità'. Dato che ogni vivente nasce in questa ipseità carnale-relazionale del Figlio, anche lui partecipa immediatamente, nella sua affezione vitale, alla verità originaria della vita divina; da qui derivano conseguenze per un 'cogito cristiano' di oggi nell'ambito della fenomenologia, etica, esegesi e filosofia della religione

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