Abstract
Negli ultimi anni le ricerche sulla civiltà rupestre del Mezzogiorno medioevale, in seguito agli studi innovativi di Cosimo Damiano Fonseca, hanno condotto alla rivisitazione, attraverso approcci nuovi e con l'ausilio di strumenti sofisticati, di questo fenomeno nelle sue varie sfaccettature. Se, a partire soprattutto dalla fine dell'800, gli studiosi avevano rivolto i loro interessi in specie alle cappelle rupestri e alla loro decorazione pittorica, ovvero all'aspetto, in apparenza il più eclatante, dell'abitato rupestre, di recente l'attenzione si è focalizzata intorno allo studio del paesaggio rupestre stesso e ai suoi valori, inteso come modello insediativo non certamente alternativo, né inferiore, a quello urbano, bensì come elemento specifico all'interno della complessa realtà dell'insediamento umano delle regioni meridionali e della Sicilia tra Tarda Antichità e Medioevo.