Universals and the Trinity: Aquinas's Commentary on Book I of Peter Lombard's «Sentences»
Abstract
L'A. si interroga con Tommaso sul dogma trinitario che pone una difficoltà molto grande soprattutto rispetto alla questione degli universali: come è possibile che il Padre sia Dio, allo stesso tempo una persona e allo stesso tempo che la paternità sia una relazione? Questi predicati che si applicano alla Trinità sono predicati con le stesse modalità con cui si usano tutti gli altri? L'A. esamina i modelli G-S e S-I e distingue la dimensione concettuale da quella ontologica, per delineare cosa sia l'essere in una specie e in un genere, per concludere sull'impossibilità di applicare il modello universale-particolare a Dio. L'Aquinate propone un'alternativa ai modelli G-S e S-I che trova insufficienti: propone un modello che può essere chiamato comune-proprio: una cosa può essere comune in due modi distinti, da una parte numericamente, dall'altra secondo la definizione. Quindi communitas secundum rem, che è quella della natura divina; communitas secundum rationem, che è quella del concetto di relazione divina e persona divina. Il concetto di relazione divina è in ultima istanza diverso da quello di animal